Prima di partire per il nostro lungo viaggio, voglio dichiarare di aver preso una guida per muovere i primi passi della nostra esplorazione, si tratta Lucio Anneo Seneca, come avrà già intuito chi ha riconosciuto che ad ispirare il nome di questo blog è il VII libro, De vita beata (Sulla vita felice), dei Dialoghi del filosofo romano.
In tale opera, sin dall’incipit è chiaro il tema proposto, Seneca afferma, infatti, che tutti sono istintivamente spinti da un impulso naturale (cupiditas naturalis) a cercare la felicità, ma che i più non potranno conseguirla poiché indirizzano la loro ricerca verso beni apparenti che non possono darla:
«Vivere, Gallio frater, omnes beate uolunt, sed ad peruidendum quid sit quod beatam uitam efficiat caligant» | «Tutti, fratello Gallione, vogliono vivere felici, ma nel veder chiaro cos’è che renda la vita felice sono ottenebrati» |
La mia scelta di Seneca per il ruolo di guida, tra i molti illustri che dell’argomento hanno trattato, è dovuta in primis al fatto che leggendone l’opera ne condivido lo “spirito esplorativo”. Come lui stesso afferma, infatti: certo, serve seguire la strada aperta dai maestri ma se, procedendo, se ne trova nuova, bisogna cercare di spianarla, per arrivare a quella verità che resta sempre aperta (Lettere, 33,10-11).
Dunque Seneca rompendo ogni chiusura di Scuola, mette in evidenza l’importanza di quei beni comuni che ha a disposizione chi ricerca la verità, da qualsiasi parte provengano, perché la Verità è aperta a tutti coloro che la ricercano. Anzi ci avverte che va desiderato e cercato solo ciò che è importante, tralasciando tutto ciò che agli uomini appare importante ma non lo è.
Una seconda ragione della mia scelta è la piena adesione da parte mia all’opinione di Seneca, secondo il quale la Filosofia può essere una terapia dei mali dell’anima, ma solo se il filosofare mira all’essenzialità e alla chiarezza, escludendo ogni forma di indagine mirante alla pura erudizione o a confrontarsi contro i problemi meramente teorici.
La verità, infatti, può e deve essere espressa con chiarezza e semplicità.
«Beatus nemo dici potest extra veritatem proiectus» | «Nessuno lontano dalla verità può dirsi felice» |
Dichiarati gli intenti e presentata la nostra guida eccellente, proprio da un approfondimento del pensiero di Seneca riguardo alla Felicità, riprenderò il percorso appena iniziato.